Lapatinib come componente della terapia neoadiuvante per il tumore mammario operabile positivo per HER2
È stato studiato l’effetto sulla risposta tumorale alla terapia neoadiuvante della sostituzione di Lapatinib ( Tykerb, Tyverb ) per Trastuzumab ( Herceptin ) in combinazione con dose settimanale di Paclitaxel dopo Doxorubicina più Ciclofosfamide, e dell’aggiunta di Lapatinib e Trastuzumab in combinazione dopo Doxorubicina più Ciclofosfamide in pazienti con carcinoma mammario operabile HER2+ per determinare se ci possa essere un beneficio dal doppio blocco di HER2 in questi pazienti.
Per lo studio in aperto, randomizzato e di fase 3 sono state arruolate donne di età uguale o superiore a 18 anni con un performance status ECOG di 0 o 1 con tumore alla mammella HER2-positivo.
Ciascuna donna ha ricevuto 4 cicli standard di Doxorubicina 60 mg/m2 e Ciclofosfamide 600 mg/m2 per via intravenosa al giorno 1 ogni 3 settimane seguiti da 4 cicli di Paclitaxel a cadenza settimanale ( 80 mg/m2 ) per via intravenosa ai giorni 1, 8 e 15, ogni 4 settimane.
Contemporaneamente con la somministrazione settimanale di Paclitaxel, le pazienti hanno ricevuto Trastuzumab ( 4 mg/kg come dose di carico, poi 2 mg/kg per via endovenosa ) una volta a settimana fino all’intervento chirurgico, Lapatinib ( 1250 mg per via orale ) quotidianamente fino all’intervento o Trastuzumab a cadenza settimanale più Lapatinib ( 750 mg per via orale ) una volta al giorno fino alla chirurgia.
Dopo l’intervento chirurgico, tutte le pazienti hanno ricevuto Trastuzumab per completare le 52 settimane di terapia mirata contro HER2.
La randomizzazione è stata effettuata in un rapporto 1:1:1 con stratificazione per dimensione clinica del tumore, status clinico dei linfonodi, status del recettore ormonale ed età.
L’endpoint primario era la risposta patologica completa nel seno.
L’analisi è stata effettuata su una popolazione per intention-to-treat.
Il reclutamento delle pazienti è iniziato nel 2007 ed è stato completato nel 2011; 529 donne sono state arruolate nello studio.
Per 519 pazienti è stato possibile determinare la risposta patologica.
La risposta patologica completa mammaria è stata notata in 93 ( 52.5% ) delle 177 pazienti nel gruppo Trastuzumab, 91 ( 53.2% ) delle 171 nel gruppo Lapatinib ( p=0.9852 ) e 106 ( 62.0% ) delle 171 nel gruppo terapia combinata ( p=0.095 ).
I più comuni effetti tossici di grado 3 e 4 sono stati neutropenia ( 29 [ 16% ] pazienti nel gruppo Trastuzumab [ grado 4 in 5 pazienti ( 3% ), 28 [ 16% ] nel gruppo Lapatinib [ grado 4 in 8 pazienti ( 5% ) ] e 29 [ 17% ] nel gruppo terapia combinata [ grado 4 in 9 pazienti ( 5% ) ] ) e diarrea di grado 3 ( 4 [ 2% ] pazienti nel gruppo Trastuzumab, 35 [ 20% ] nel gruppo Lapatinib e 46 [ 27% ] nel gruppo terapia combinata; p inferiore a 0.0001 ).
Eventi di scompenso cardiaco congestizio sintomatico definito come classe NYHA III o IV si sono manifestati in 7 ( 4% ) pazienti nel gruppo Trastuzumab, 7 ( 4% ) nel gruppo Lapatinib e 1 ( inferiore a 1% ) nel gruppo terapia combinata; p=0.185 ).
In conclusione, la sostituzione di Lapatinib per Trastuzumab in combinazione con la chemioterapia ha portato a percentuali simili ed elevate di risposta completa patologica.
La terapia combinata mirata contro HER2 ha prodotto una percentuale di risposta completa numericamente superiore ma non significativa rispetto alla monoterapia diretta contro HER2; queste osservazioni sono in linea con i risultati ottenuti in altri studi. ( Xagena2013 )
Robidoux A et al, Lancet Oncol 2013; 14: 1183-1192
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