L’MRI è più sensibile della mammografia nello screening del carcinoma mammario nelle donne con una predisposizione familiare o genetica


Il valore del regolare controllo per il carcinoma mammario nelle donne con predisposizione genetica o familiare al carcinoma mammario non è attualmente dimostrato.

In questo gruppo di donne ad alto rischio gli Autori hanno confrontato l’efficacia dello screening effettuato mediante la risonanza magnetica per immagini ( MRI ) o la mammografia.

Sono state selezionate 1.909 donne che, nel corso della vita, avevano un rischio cumulativo per il carcinoma mammario del 15% o più.
Ogni 6 mesi sono state sottoposte ad esame clinico del seno ed ogni anno a mammografia o a risonanza magnetica per immagini.

Tra le donne selezionate 358 portavano mutazioni della linea germinale.

In un periodo medio di follow-up di 2.9 anni, sono stati rilevati 51 casi di carcinoma ( 44 carcinomi invasivi, 6 carcinomi duttali in situ ed 1 linfoma ) ed un caso di carcinoma lobulare in situ.

La sensibilità dell’esame clinica del seno, della mammografia e della risonanza magnetica per immagini nell’identificazione del carcinoma invasivo del seno è stata del 17.9%, del 33.3% e del 79.5%, rispettivamente, e la specificità è stata del 98.1%, del 95.0% e dell’89.8%, rispettivamente.

La capacità discriminante della risonanza magnetica per immagini è risultata significativamente migliore di quella della mammografia ( p < 0.05 ).

Questo studio ha mostrato che la risonanza magnetica per immagini sembra essere più sensibile della mammografia nell’identificazione di tumori nelle donne con una predisposizione ereditaria al carcinoma mammario. ( Xagena2004 )

Kriege M et al, N Engl J Med 2004; 351: 427-437

Onco2004 Gyne2004


Indietro

Altri articoli


La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...


L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...


L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...


I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...


Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...


L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...


Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...


Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...