Nivolumab di prima linea più Ipilimumab nel mesotelioma pleurico maligno non-resecabile: studio CheckMate 743
I trattamenti sistemici approvati per il mesotelioma pleurico maligno ( MPM ) sono limitati ai regimi chemioterapici che hanno un moderato beneficio di sopravvivenza con esiti sfavorevoli.
Nivolumab ( Opdivo ) più Ipilimumab ( Yervoy ) ha mostrato benefici clinici in altri tipi di tumore, compreso il cancro del polmone non-a-piccole cellule di prima linea.
Si è ipotizzato che questo regime possa migliorare la sopravvivenza globale con mesotelioma pleurico maligno.
Lo studio in aperto, randomizzato, di fase 3 CheckMate 743 è stato condotto in 103 ospedali in 21 Paesi.
Gli individui idonei erano di età pari o superiore a 18 anni, con mesotelioma pleurico maligno non-operabile precedentemente non-trattato, istologicamente confermato e un ECOG performance status di 0 o 1.
I partecipanti idonei sono stati assegnati in modo casuale a Nivolumab 3 mg/kg per via endovenosa una volta ogni 2 settimane, più Ipilimumab 1 mg/kg per via endovenosa una volta ogni 6 settimane, per un massimo di 2 anni, o chemioterapia a base di Platino più Pemetrexed ( Pemetrexed 500 mg/m2 per via endovenosa più Cisplatino 75 mg/m2 per via endovenosa o Carboplatino area sotto la curva concentrazione-tempo 5 mg/ml per minuto per via endovenosa ) una volta ogni 3 settimane per un massimo di 6 cicli.
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale ( OS ) tra tutti i partecipanti assegnati in modo casuale al trattamento; la sicurezza è stata valutata in tutti i partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose del trattamento in studio.
Tra il 2016 e il 2018 sono stati arruolati 713 pazienti, di cui 605 assegnati in modo casuale a Nivolumab più Ipilimumab ( n=303 ) oppure chemioterapia ( n=302 ).
467 dei 605 partecipanti ( 77% ) erano maschi e l'età media era di 69 anni.
All'analisi ad interim prespecificata ( blocco del database nel 2020; follow-up mediano di 29.7 mesi ), Nivolumab più Ipilimumab ha esteso significativamente la sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia ( sopravvivenza globale mediana 18.1 mesi vs 14.1 mesi; hazard ratio, HR=0.74; P=0.0020 ).
I tassi di sopravvivenza globale a 2 anni sono stati del 41% nel gruppo Nivolumab più Ipilimumab e del 27% nel gruppo chemioterapia.
Sono stati riportati eventi avversi correlati al trattamento di grado 3-4 in 91 dei 300 pazienti ( 30% ) trattati con Nivolumab più Ipilimumab e in 91 dei 284 ( 32% ) trattati con chemioterapia.
Si sono verificati 3 ( 1% ) decessi correlati al trattamento nel gruppo Nivolumab più Ipilimumab ( polmonite, encefalite e insufficienza cardiaca ) e 1 ( inferiore all’1% ) nel gruppo chemioterapia ( mielosoppressione ).
Nivolumab più Ipilimumab ha fornito miglioramenti significativi e clinicamente significativi nella sopravvivenza globale rispetto alla chemioterapia standard, supportando l'uso di questo regime di prima classe approvato negli Stati Uniti a partire da ottobre 2020, per mesotelioma pleurico maligno non-operabile precedentemente non-trattato. ( Xagena2021 )
Baas P et al, Lancet 2021; 397: 375-386
Pneumo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Scarsa concordanza tra la valutazione di CA-125 e la valutazione RECIST per la progressione nelle pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino in terapia di mantenimento con un inibitore PARP
L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Beneficio nel tumore alla prostata metastatico ormono-sensibile da Docetaxel
L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...