Nuove lineeguida statunitensi sulla cardiopatia ischemica stabile: informazioni per gli operatori sanitari
Le nuove lineeguida per la diagnosi e il trattamento della malattia ischemica stabile sono state rilasciate da American College of Cardiology ( ACC ) / American Heart Association ( AHA ) Task Force on Practice Guidelines, assieme a American College of Physicians ( ACP ), American Association for Thoracic Surgery ( AATS ), Preventive Cardiovascular Nurses Association ( PCNA ), Society for Cardiovascular Angiography and Interventions ( SCAI ), e Society of Thoracic Surgeons ( STS ).
A. La gestione della cardiopatia ischemica stabile, compresa la diagnosi, la valutazione del rischio, il trattamento e il follow-up devono essere basate su solide prove scientifiche e tener conto delle preferenze del paziente.
B. Tutti i pazienti che presentano angina dovrebbero essere classificati come angina stabile versus angina instabile. Quelli con angina instabile a rischio moderato o alto devono essere trattati in emergenza per la sindrome coronarica acuta.
C. Per i pazienti con un ECG interpretabile e che sono in grado di compiere esercizi fisici, un test da sforzo standard dovrebbe rappresentare l’esame di prima scelta per la diagnosi di cardiopatia ischemica, soprattutto se il rischio è intermedio ( cioè, da 10 a 90% ). Coloro che hanno un ECG non-interpretabile e sono in grado di compiere esercizi fisici, dovrebbero essere sottoposti a test da stress con studi di imaging di perfusione miocardica ( MPI ) nucleare o ecocardiografia, in particolare se il rischio di malattia cardiaca ischemica è medio-alto. Per i pazienti non in grado di fare esercizio fisico, sono raccomandati come esami l’MPI nucleare o l’ecocardiografia con stress farmacologico.
D. I pazienti con diagnosi di cardiopatia ischemica stabile dovrebbero essere sottoposti a valutazione del rischio di mortalità o di complicazioni della malattia ischemica. Per i pazienti con ECG interpretabile e che sono in grado di fare esercizio fisico, un test da sforzo standard rappresenta la prima scelta per la valutazione del rischio. Coloro che hanno un ECG non-interpretabile e sono in grado di svolgere attività fisica, dovrebbero essere sottoposti a un test da sforzo con MPI nucleare o ecocardiografia, mentre per i pazienti che non sono in grado di compiere esercizi fisici, è raccomandato l’MPI nucleare o la ecocardiografia con stress farmacologico.
E. I pazienti a cui è stato diagnosticata la cardiopatia ischemica stabile devono intervenire sullo stile di vita e assumere farmaci in modo da migliorare gli esiti:
• dieta, perdita di peso e una regolare attività fisica;
• nel caso in cui il paziente fosse un fumatore, smettere di fumare; • Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) 75-162 mg al giorno;
• statina ( farmaco ad azione ipocolesterolemizzante ) a dosaggio moderato;
• in caso di ipertensione, farmaci antipertensivi per raggiungere una pressione arteriosa inferiore a 140/90;
• in caso di diabete mellito, adeguato controllo glicemico.
F. I pazienti con angina dovrebbero ricevere Nitroglicerina sottolinguale e un beta-bloccante. Quando questi farmaci non sono tollerati o sono inefficaci, possono essere sostituiti, o possono essere aggiunti, un calcioantagonista o un Nitrato ad azione prolungata.
G. La arteriografia coronarica deve essere presa in considerazione per i pazienti con cardiopatia ischemica stabile, le cui caratteristiche cliniche e i risultati dei test non-invasivi indicano un'alta probabilità di una grave cardiopatia ischemica e quando i benefici sono considerati superiori ai rischi.
H. La percentuale relativamente piccola di pazienti che presentano una anatomia ad alto rischio ( ad esempio, stenosi superiore al 50% della arteria coronaria principale di sinistra ), la rivascolarizzazione con CABG ( bypass aortocoronarico ) deve essere considerata per migliorare la sopravvivenza. Il miglioramento della sopravvivenza con la chirurgia rispetto alla terapia medica è un dato oramai assodato. Non ci sono dati conclusivi che dimostrino un miglioramento della sopravvivenza dopo PCI ( intervento coronarico percutaneo ).
I. Nella maggioranza dei pazienti con cardiopatia ischemica stabile, un approccio di terapia medica ( interventi sullo stile di vita e farmaci ) è giustificato prima di prendere in considerazione la rivascolarizzazione, con l’obiettivo di migliorare i sintomi. Il differimento della rivascolarizzazione non è associato a esiti peggiori.
J. Prima di eseguire una rivascolarizzazione per migliorare i sintomi, l’anatomia coronarica deve essere attentamente correlata con studi funzionali per garantire la più alta probabilità di individuazione delle lesioni bersaglio, responsabili dei sintomi.
K. Tutti i pazienti con malattia cardiaca ischemica devono essere sottoposti a un attento follow-up per monitorare la progressione della malattia, le complicanze e l'adesione alla terapia. I test da sforzo e gli studi di imaging non devono essere effettuati ogni anno e in genere vanno ripetuti solo quando vi è un cambiamento dello stato clinico o quando le caratteristiche cliniche suggeriscono un cambiamento significativo del rischio di mortalità o di complicazioni da cardiopatia ischemica. ( Xagena2012 )
Fonte:Journal of American College of Cardiology, 2012
Cardio2012 Diagno2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Scarsa concordanza tra la valutazione di CA-125 e la valutazione RECIST per la progressione nelle pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino in terapia di mantenimento con un inibitore PARP
L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Beneficio nel tumore alla prostata metastatico ormono-sensibile da Docetaxel
L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...