Possibile associazione tra decadimento cognitivo e malattia celiaca
Ricercatori della Mayo Clinic a Rochester negli Stati Uniti hanno studiato i pazienti che erano affetti da malattia celiaca e che hanno sviluppato deterioramento cognitivo.
Sono stati arruolati pazienti con insorgenza di declino cognitivo entro 2 anni da un esordio sintomatico o da una grave esacerbazione di malattia celiaca, nel periodo 1970-2005.
Hanno preso parte allo studio 13 pazienti, di cui 5 donne.
L’età mediana di insorgenza del decadimento cognitivo era di 64 anni ( range: 45-79 ), che, in 5 pazienti, è coincisa con l’esordio di sintomi o l’esacerbazione di diarrea, steatorrea e crampi addominali.
Elementi di presentazione del decadimento cognitivo sono stati : amnesia, acalculia, confusione e cambiamenti della personalità.
Il punteggio iniziale del Short Test of Mental Status è stato di 28 su un totale di 38 ( range: 18-34 ), denotando un decadimento moderato.
I risultati dei test neuropsicologici hanno mostrato un trend verso un pattern fronto-subcorticale dell’alterazione cognitiva.
Dieci pazienti hanno presentato atassia e 4 di loro hanno sofferto anche di neuropatia periferica.
La risonanza magnetica per immagini ( MRI ) della testa ha mostrato iperintensità in T2 non- specifica e l’elettroencefalografia ( EEG ) ha mostrato diffusi rallentamenti non-specifici.
In 4 pazienti sono stati riscontrati deficit di folato, vitamina B12, vitamina E, oppure un deficit combinato.
Tuttavia, la supplementazione non ha migliorato i sintomi neurologici.
Tre pazienti sono andati incontro ad un miglioramento cognitivo o a una stabilizzazione dopo sospensione del glutine.
L’analisi istologica ha evidenziato gliosi non-specifica.
Secondo gli Autori sembra esistere una possibile associazione tra deterioramento cognitivo progressivo e celiachia. ( Xagena2006 )
Hu WT et al, Arch Neurol 2006; 63: 1440-1446
Neuro2006 Gastro2006
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