Possibile aumento del rischio di trombosi con i contraccettivi contenenti Drospirenone
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha esaminato 6 studi epidemiologici, che hanno valutato il rischio di tromboembolismo venoso nelle donne che facevano uso di pillole anticoncezionali contenenti Drospirenone. I risultati di questi studi sono stati contrastanti.
Due erano studi post-marketing richiesti dall’FDA o dall’EMA ( European Medicines Agency ).
Questi studi non hanno mostrato alcuna differenza nel rischio di tromboembolismo venoso tra i prodotti contenenti Drospirenone e i prodotti contenenti Levonorgestrel o altri progestinici.
Due pubblicazioni del 2009, tuttavia, hanno riportato un più alto rischio di tromboembolismo venoso di 1.5-2 volte nelle donne che facevano uso di contraccettivi contenenti Drospirenone, rispetto alle donne che invece utilizzavano contraccettivi contenenti Levonorgestrel.
Due articoli pubblicati nel 2011 sul British Medical Journal ( BMJ ) hanno riportato un maggiore rischio, 2-3 volte più alto, di coaguli ematici nelle donne che assumevano contraccettivi orali contenenti Drospirenone, piuttosto che Levonorgestrel.
L’FDA non ha raggiunto una conclusione sul rischio di trombosi nelle donne che assumono un anticoncezionale orale contenente Drospirenone, ma rimane il timore di un potenziale aumento del rischio tromboembolico.
I dati iniziali di uno studio epidemiologico, finanziato dall’FDA, che ha valutato l'associazione tra formazione di trombi e diversi prodotti contraccettivi ormonali ( tra cui i contraccettivi orali contenenti Levonorgestrel ) sono apparsi in linea con i risultati degli studi pubblicati nel 2009 e nel 2011
Sebbene la revisione dell’FDA sia in corso, i dati preliminari dello studio promosso dall’Agenzia regolatoria statunitense confermano un incremento del rischio di trombosi di circa 1.5 volte per le donne che assumono contraccettivi a base di Drospirenone, rispetto alle donne che assumono altri contraccettivi ormonali.
Dall’estrapolazione dei dati è emerso che il rischio di sviluppare trombosi tra le donne con altri contraccettivi ormonali è di circa 6 donne su 10.000, mentre il rischio di sviluppare un processo trombotico tra le donne che fanno uso di contraccettivi orali contenenti Drospirenone è di circa 10 donne su 10.000.
Gli studi disponibili hanno esaminato solo il rischio di tromboembolia venosa nelle utilizzatrici di pillole contraccettive che contengono Drospirenone e 0.03 mg di Etinil Estradiolo, e non di altri prodotti che contengono Drospirenone combinato con una dose inferiore di estrogeni ( ad esempio, 0.02 mg di Etinil Estradiolo ).
Non è noto, al momento, se il rischio di tromboembolismo venoso riportato si applichi a tutti i prodotti contenenti Drospirenone. ( Xagena2011 )
Fonte: FDA, 2011
Farma2011 Cardio2011 Gyne2011
Indietro
Altri articoli
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Scarsa concordanza tra la valutazione di CA-125 e la valutazione RECIST per la progressione nelle pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino in terapia di mantenimento con un inibitore PARP
L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Beneficio nel tumore alla prostata metastatico ormono-sensibile da Docetaxel
L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...