Possibile legame tra Insulina Glargine e tumore
L’EASD ( European Association for the Study of Diabetes ) ha lanciato un alert per una possible associazione tra l’impiego di Insulina Glargine ( un analogo dell’Insulina commercializzato con il nome di Lantus ) e un aumento del rischio di tumore dopo la pubblicazione di studi compiuti in Germania, Svezia, e Scozia.
Tuttavia finchè ulteriori dati non confermeranno queste conclusioni, i pazienti in trattamento con Insulina glargine non dovrebbero smettere di assumere il farmaco, sebbene alcuni potrebbero preferire tipi alternativi di Insulina.
Gli studi sono riportati in Diabetologia.
Nel mondo ci sono 200 milioni di persone che soffrono di diabete. Il 10% circa di questi sviluppano diabete nella prima parte della vita, e nella maggioranza dei casi si tratta di diabete mellito di tipo 1; questi pazienti necessitano di un trattamento a base di Insulina.
Il rimanente 90% delle persone sviluppa il diabete mellito di tipo 2, in una fase più avanzata della vita e di norma la malattia è associata ad un eccesso di peso. Questi pazienti vengono trattati inizialmente con dieta e farmaci per via orale, tuttavia molti, a stadi più avanzati perdono la capacità di produrre insulina e devono anch’essi ricorrere alla somministrazione per via sottocutanea di Insulina.
L’Insulina umana è stata ampiamente impiegata per decenni e la sua sicurezza è stata confermata. La nuova informazione si riferisce ad una forma artificiale di Insulina, o un analogo dell’Insulina, chiamata Insulina Glargine, che è stata introdotta in commercio nel 2000.
I dubbi su un possibile legame tra uso di Lantus e l’aumento del rischio di cancro sono originati da uno studio in Germania su circa 127.000 pazienti trattati con Insulina inclusi in un database assicurativo.
La ricerca ha identificato un’associazione statisticamente significativa tra diagnosi di tumore e l’uso di Insulina Lantus.
L’aumento del rischio di tumore è risultato dose-dipendente; pertanto se ai pazienti viene somministrata solamente una dose di 10 U di Lantus il rischio di cancro aumenta del 9% rispetto a quello dell’Insulina umana, ma a un dosaggio di 50 U, l’aumento del rischio è del 31%.
Lo studio non ha preso in considerazione l’Insulina Detemir ( Levemir ), un analogo dell’Insulina, la cui azione è prolungata in modo diverso rispetto a Lantus.
I dati dello studio tedesco sono stati verificati con i dati ottenuti da database di altri Paesi.
Uno studio svedese ha evidenziato che i pazienti trattati solamente con Lantus presentavano un rischio doppio di tumore mammario, mentre uno studio scozzese ha trovato un aumento non-significativo di cancro al seno.
Uno studio inglese non ha invece trovato nessun legame tra Insulina Glargine e tumore.
Gli studi presentano delle limitazioni; la principale è che, sebbene i dati siano aggiustati per un numero di variabili, le caratteristiche dei gruppi dei pazienti che assumevano solamente Lantus ( generalmente più anziani, con più elevati valori pressori, maggiormente in sovrappeso ) erano differenti rispetto ad altri che stavano assumendo altre forme di Insulina. Per questo motivo qualsiasi differenza nel rischio di tumore potrebbe essere attribuita a caratteristiche pre-trattamento dei gruppi, piuttosto che al trattamento in sé. Inoltre, il numero di casi di tumore mammario negli studi svedese e scozzese erano molto piccoli, indicando che i risultati potrebbero essere frutto di casualità. Gli studi non giungono alla conclusione che Lantus o altre insuline causino il cancro, ma che l’Insulina Lantus potrebbe causare una più rapida crescita e divisione delle cellule tumorali, e questo verrebbe confermato dal fatto che i tumori sono diagnosticati nell’arco di 1-3 anni. ( Xagena2009 )
Fonte: EASD, 2009
Endo2009 Farma2009 Onco2009
Indietro
Altri articoli
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Scarsa concordanza tra la valutazione di CA-125 e la valutazione RECIST per la progressione nelle pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino in terapia di mantenimento con un inibitore PARP
L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Beneficio nel tumore alla prostata metastatico ormono-sensibile da Docetaxel
L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...