Sicurezza, tollerabilità e farmacocinetica nella fase di coda di Cabotegravir iniettabile a lunga durata d'azione in adulti non-infetti da HIV: analisi secondaria dello studio HPTN 077
Cabotegravir ( Vocabria ) iniettabile a lunga durata d'azione è un nuovo inibitore dell'integrasi attualmente in fase di sviluppo clinico avanzato per la prevenzione e il trattamento dell'HIV.
È stata valutata la farmacocinetica della fase terminale e la sicurezza di Cabotegravir iniettabile a lunga durata d'azione nei partecipanti inclusi nello studio HPTN 077.
HPTN 077 era uno studio di fase 2a multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo, condotto in 8 siti in Brasile, Malawi, Sud Africa e Stati Uniti.
I partecipanti di età compresa tra 18 e 65 anni, non-infetti da HIV e a basso rischio di HIV, sono stati assegnati in modo casuale a Cabotegravir iniettabile a lunga durata d'azione ( 800 mg somministrati 3 volte a intervalli di 12 settimane o 600 mg somministrati 5 volte, con un intervallo di 4 settimane e successivamente ogni 8 settimane ) oppure placebo.
I partecipanti sono stati seguiti fino a 76 settimane dopo l'iniezione finale.
In una analisi prespecificata degli esiti secondari ed esplorativi, è stata valutata la sicurezza, misurata dalla percentuale di partecipanti con eventi avversi di grado 2 o peggiori, e la farmacocinetica, misurata dall'emivita apparente della fase di coda ( t1/2app ) e il tempo stimato per raggiungere il limite inferiore di quantificazione ( LLOQ ) di Cabotegravir iniettabile a lunga durata d'azione durante la fase di iniezione ( definito come il tempo tra la prima iniezione e 12 settimane o 8 settimane dopo l'ultima iniezione nella coorte 1 o nella coorte 2, rispettivamente ) e la fase di coda ( definita come il tempo tra l'iniezione finale e 52-76 settimane dopo l'iniezione finale ).
La sicurezza è stata analizzata in tutti i partecipanti che hanno ricevuto almeno una iniezione.
Le analisi farmacocinetiche hanno incluso tutti i partecipanti che avevano ricevuto almeno una iniezione e avevano almeno tre misurazioni di Cabotegravir superiori a LLOQ dopo l'iniezione finale.
Gli esiti farmacocinetici sono stati stimati utilizzando metodi non-compartimentali.
Tra il 2015 e il 2016, 177 partecipanti ( 134 partecipanti nel gruppo Cabotegravir: 74 partecipanti nella coorte 1 e 60 partecipanti nella coorte 2; e 43 partecipanti nel gruppo placebo: 25 partecipanti nella coorte 1 e 18 partecipanti nella coorte 2 ) sono stati arruolati e hanno ricevuto almeno una iniezione e quindi sono stati inclusi nell'analisi di sicurezza.
L'incidenza di eventi avversi di grado 2 o peggiore è stata significativamente inferiore durante la fase di coda rispetto alla fase di iniezione ( P minore di 0.0001 ).
A 52-60 settimane dopo l'iniezione finale, 9 dei 40 partecipanti maschi ( 23% ) avevano concentrazioni rilevabili di Cabotegravir, e alla settimana 76, 4 su 30 partecipanti maschi ( 13% ) avevano concentrazioni rilevabili di Cabotegravir rispetto a 52 su 82 partecipanti ( 63% ) di sesso femminile e 27 su 64 partecipanti ( 42% ) di sesso femminile negli stessi momenti temporali.
Il tempo mediano dall'ultima iniezione al momento in cui la concentrazione di Cabotegravir è diminuita al di sotto di LLOQ è stato di 43.7 settimane per i partecipanti maschi e 67.3 settimane per le partecipanti di sesso femminile ( P=0.0003 ).
L'emivita t1/2app è risultata più lunga per i partecipanti di sesso femminile rispetto ai partecipanti di sesso maschile ( media geometrica fold-change 1.33; P=0.014 ) e più lunga per i partecipanti con un indice di massa corporea ( BMI ) alto rispetto a quelli con un indice BMI basso ( 1.31; P=0.015 ).
Il significato clinico della lunga coda farmacocinetica di Cabotegravir osservata nelle partecipanti di sesso femminile rispetto ai partecipanti di sesso maschile e in quelli con un indice BMI più alto rispetto a un indice BMI più basso dovrà essere affrontato in studi futuri. ( Xagena2020 )
Landovitz RJ et al, Lancet HIV 2020; 7: 472-481
Inf2020 Farma2020
Indietro
Altri articoli
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Scarsa concordanza tra la valutazione di CA-125 e la valutazione RECIST per la progressione nelle pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino in terapia di mantenimento con un inibitore PARP
L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Beneficio nel tumore alla prostata metastatico ormono-sensibile da Docetaxel
L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...