Studio PEACE: nessun beneficio dall’aggiunta di un Ace inibitore alla terapia standard nei pazienti con malattia coronarica stabile e funzione ventricolare preservata
Gli Ace inibitori sono efficaci nel ridurre il rischio di insufficienza cardiaca, infarto miocardico e morte per cause cardiovascolari nei pazienti con disfunzione sistolica ventricolare sinistra o scompenso cardiaco.
Gli Ace inibitori hanno anche dimostrato di ridurre le complicanze aterosclerotiche nei pazienti che hanno malattia vascolare senza insufficienza cardiaca.
Lo studio PEACE ( Prevention of Events with Angiotensin Converting Enzyme Inhibition ) ha valutato l’ipotesi che i pazienti con malattia coronarica stabile e funzione ventricolare sinistra normale o leggermente ridotta potessero trarre beneficio dall’aggiunta di un Ace inibitore alla terapia standard.
Hanno preso parte allo studio 8.290 pazienti che sono stati assegnati in modo random a ricevere Trandolapril ( Gopten / Mavik ) 4 mg/die ( n = 4158 ), oppure placebo ( n = 4132 ).
I pazienti avevano un’età media di 64 anni, una pressione sanguigna media di 133/78 mmHg, ed una frazione di eiezione ventricolare sinistra media del 59%.
Il 72% dei pazienti era stato precedentemente sottoposto a rivascolarizzazione coronarica, ed il 70% stava assumendo farmaci ipolipemizzanti.
L’end point primario ( morte per cause cardiovascolari, infarto miocardico, o rivascolarizzazione cardiaca ) è stato raggiunto dal 21,9% dei pazienti trattati con il Trandolapril e dal 22,5% dei pazienti del gruppo placebo, nell’arco di un periodo osservazionale di 4,8 anni.
Sulla base di questi dati, gli Autori ritengono che non ci sia evidenza nell’aggiungere un Ace inibitore alla terapia standard nei pazienti con malattia coronarica stabile e con funzione ventricolare sinistra preservata. ( Xagena2004 )
Fonte: The New England Journal of Medicine, 2004
Cardio2004 Farma2004
Indietro
Altri articoli
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Scarsa concordanza tra la valutazione di CA-125 e la valutazione RECIST per la progressione nelle pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino in terapia di mantenimento con un inibitore PARP
L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Beneficio nel tumore alla prostata metastatico ormono-sensibile da Docetaxel
L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...