Tumore stromale gastrointestinale operabile: la terapia adiuvante con Imatinib per 3 anni è risultata migliore rispetto a 1 anno
Il trattamento adiuvante con Imatinib ( Glivec, Gleevec ) somministrato per 12 mesi dopo la chirurgia ha migliorato la sopravvivenza libera da ricorrenza nei pazienti con tumori stromali gastrointestinali ( GIST ) operabili, rispetto al placebo.
È stato condotto uno studio per valutare il ruolo della durata della somministrazione di Imatinib come trattamento adiuvante in pazienti con un alto rischio stimato di ricorrenza di GIST dopo la chirurgia.
Pazienti sottoposti a rimozione chirurgica di GIST positivo per KIT nel periodo 2004-2008 sono stati arruolati nello studio randomizzato, in aperto e di fase 3 condotto in 24 ospedali in Finlandia, Germania, Norvegia e Svezia.
Il rischio di ricorrenza di GIST è stato stimato utilizzando i criteri del National Institutes of Health Consensus, modificati.
Ai pazienti è stato somministrato Imatinib, alla dose di 400 mg al giorno per via orale per 12 o 36 mesi, con inizio del trattamento entro 12 settimane dall’intervento chirurgico.
L’endpoint primario era la sopravvivenza libera da ricorrenza; gli endpoint secondari includevano sopravvivenza generale e sicurezza del trattamento.
In ciascun gruppo sono stati arruolati 200 pazienti.
Il follow-up mediano dopo la randomizzazione è stato di 54 mesi a dicembre 2010.
La diagnosi di GIST è stata confermata in 382 dei 397 pazienti ( 96% ) nella popolazione per intention-to-treat nel corso di una revisione patologica centrale.
Mutazioni in KIT o PDGFRA sono state individuate in 333 dei 366 tumori ( 91% ) disponibili per il test.
I pazienti assegnati a trattamento di 36 mesi con Imatinib hanno mostrato una sopravvivenza libera da recidiva maggiore rispetto a quelli assegnati al trattamento per 12 mesi ( hazard ratio [ HR ], 0.46; P inferiore a 0.001; sopravvivenza libera da recidiva a 5 anni, 65.6% vs 47.9%, rispettivamente ) e una maggiore sopravvivenza generale ( HR=0.45; P = 0.02; sopravvivenza a 5 anni, 92.0% vs 81.7% ).
Imatinib è risultato generalmente ben tollerato, ma il 12.6% e il 25.8% dei pazienti assegnati al trattamento di 12 e 36 mesi, rispettivamente, ha interrotto l’assunzione di Imatinib per ragioni diverse dalla ricorrenza di GIST.
In conclusione, rispetto a 12 mesi di terapia adiuvante con Imatinib, il trattamento di 36 mesi ha migliorato la sopravvivenza libera da recidiva e la sopravvivenza generale dei pazienti con GIST ad alto rischio di ricorrenza del tumore. ( Xagena2012 )
Joensuu H et al, JAMA 2012; 307: 1265-1272
Gastro2012 Onco2012 Chiru2012 Farma2012
Indietro
Altri articoli
Sopravvivenza libera da progressione radiografica e sopravvivenza libera da progressione clinica come potenziali surrogati della sopravvivenza globale negli uomini con tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni
Nonostante il notevole aumento della longevità degli uomini affetti da tumore alla prostata metastatico sensibile agli ormoni ( mHSPC ),...
Chemioradioterapia ipofrazionata accelerata seguita da potenziamento con radioterapia ablativa stereotassica per il carcinoma al polmone non-a-piccole cellule localmente avanzato, non-resecabile
La progressione intratoracica rimane il modello predominante di fallimento nei pazienti trattati con chemioradioterapia concomitante seguita da un inibitore del...
LOAd703, una terapia genica immunostimolante basata su virus oncolitici, combinata con chemioterapia per il tumore del pancreas non-resecabile o metastatico: studio LOKON001
L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...
Scarsa concordanza tra la valutazione di CA-125 e la valutazione RECIST per la progressione nelle pazienti con tumore ovarico recidivante sensibile al Platino in terapia di mantenimento con un inibitore PARP
L'antigene tumorale 125 ( CA-125 ) è raccomandato dalle linee guida terapeutiche e ampiamente utilizzato per diagnosticare la recidiva del...
Intensificazione del blocco degli androgeni nei pazienti con tumore alla prostata sensibile alla castrazione biochimicamente recidivante ad alto rischio: AFT-19, studio PRESTO
I pazienti con carcinoma prostatico biochimicamente ricorrente ( BRPC ) dopo prostatectomia radicale e un breve tempo di raddoppio del...
Terapia aggiuntiva con Rosuvastatina per la tubercolosi polmonare sensibile alla Rifampicina
Per la tubercolosi farmacosensibile sono necessari trattamenti più brevi. L'aggiunta delle statine aggiuntive aumenta l’attività battericida nei modelli preclinici di...
Beneficio nel tumore alla prostata metastatico ormono-sensibile da Docetaxel
L'aggiunta di Docetaxel ( Taxotere ) alla terapia di deprivazione androgenica ( ADT ) migliora la sopravvivenza nei pazienti con...
Atezolizumab combinato con Bevacizumab e terapia a base di Platino per il tumore all'ovaio Platino-sensibile: studio ATALANTE / ENGOT-ov29
Le doppiette a base di Platino con Bevacizumab ( Avastin ) concomitante e di mantenimento sono la terapia standard per...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...