L’impatto dell’obesità sulla riproduzione nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico
La sindrome dell’ovaio policistico ( PCOS ) è una delle più comuni cause di infertilità dovuta ad anovulazione nelle donne.
Le manifestazioni cliniche della policistosi ovarica sono eterogenee e possono modificarsi nel corso della vita, dall’adolescenza all’età postmenopausale.
Questo dipende ampiamente dall’influenza esercitata dall’obesità, dalle alterazioni metaboliche, tra cui lo stato di resistenza all’insulina, e dalla sindrome metabolica.
L’obesità produce profondi effetti sia sulla patofisiologia che sulle manifestazioni cliniche della sindrome dell’ovaio policistico, mediante diversi meccanismi che conducono a un eccesso di androgeni e ad un’aumentata disponibilità di androgeni liberi, e ad alterazioni della funzione cellulare della granulosa e dello sviluppo del follicolo.
Rispetto alle donne con sindrome dell’ovaio policistico e con peso corporeo normale, le donne obese presentano un peggiore stato metabolico ed iperandrogenismo, più ridotti cicli mestruali e performance ovulatoria ed infertilità.
L’importanza dell’obesità nella patogenesi della sindrome dell’ovaio policistico è mostrata dall’efficacia degli interventi sullo stile di vita e della perdita di peso, non solo sulle alterazioni metaboliche ma anche sull’iperandrogenismo, ovulazione e fertilità. ( Xagena2006 )
Pasquali R et al, BJOG 2006; 113: 1148-1159
Gyne2006 Endo2006
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