Abciximab riduce il rischio di eventi avversi nei pazienti con sindromi coronariche acute sottoposti a PCI dopo pretrattamento con Clopidogrel
Lo studio ISAR-REACT-2 ( Intracoronary Stending and Antithrombotic Regimen: Rapid Early Action for Coronary Treatment 2 ) ha valutato se Abciximab ( ReoPro ) sia associato a benefici clinici nei pazienti ad alto rischio con sindromi coronariche acute ( ACS ), che dovevano sottoporsi ad intervento coronarico percutaneo ( PCI ) dopo pretrattamento con 600mg di Clopidogrel ( Plavix ).
Lo studio ha arruolato 2022 pazienti di età media 66 anni, con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST.
I pazienti sono stati assegnati a ricevere Abciximab ( bolo di 0.25mg/kg di peso corporeo, seguito da un’infusione di 0.125microg/kg per min [ massimo: 10microg/min ] per 12 ore, più un bolo di 70U/kg di peso corporeo di Eparina ) oppure placebo ( bolo di placebo seguito da infusione di placebo di 12 ore, più un bolo da 140U/kg di Eparina ).
Tutti i pazienti hanno ricevuto 600mg di Clopidogrel almeno 2 ore prima della procedura, così come 500mg di Aspirina per os o per via endovenosa.
L’end point primario composito comprendeva morte, infarto miocardico, o urgente rivascolarizzazione del vaso bersaglio, entro 30 giorni dopo la randomizzazione.
Gli end point secondari erano rappresentati dalla percentuale di sanguinamenti maggiori e minori durante la permanenza ospedaliera.
Dei 2022 pazienti arruolati, 1012 sono stati assegnati ad Abciximab e 1010 a placebo.
L’end point primario è stato raggiunto nell’8.9% ( n = 90 ) dei pazienti del gruppo Abciximab e nell’11.9% ( n = 120 ) assegnati al placebo, con una riduzione del rischio del 25% con Abciximab ( rischio relativo, RR = 0.75; p = 0.03 ).
Tra i pazienti senza elevati livelli di troponina, non è stata osservata nessuna differenza nell’incidenza di eventi dell’end point primario tra il gruppo Abciximab ( 4.6% ) e il gruppo placebo ( 4.6% ), mentre tra i pazienti con elevati livelli di troponina, l’incidenza di eventi era significativamente più bassa nel gruppo Abciximab ( 13.1% ) rispetto al gruppo placebo ( 18.3% ) ( RR = 0.71; p = 0.02 ).
Non c’erano differenze significative tra i due gruppi riguardanti il rischio di sanguinamento maggiore e minore, così come la necessità di trasfusione.
I dati dello studio ISAR-REACT-2 hanno dimostrato che Abciximab riduce il rischio di eventi avversi nei pazienti con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST sottoposti a PCI dopo pre-trattamento con 600mg di Clopidogrel.
Solo i pazienti con elevati livelli di troponina beneficiano della somministrazione di Abciximab. ( Xagena2006 )
Kastrati A et al, JAMA 2006; Early release article
Cardio2006 Farma2006
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