Esiti della rivascolarizzazione coronarica mediante PCI e bypass ( HCA Casemix Database )
Ricercatori del Medical City Dallas Hospital hanno analizzato i dati di 148.396 pazienti, consecutivi, sottoposti ad intervento coronarico percutaneo ( PCI ) o a bypass coronarico ( CABG ), provenienti dall’HCA Casemix Database per il periodo 1999-2002 ( primo trimestre ).
Gli interventi di PCI hanno riguardato il 65,4% di tutte le rivascolarizzazioni coronariche, con un aumento percentuale annuale del 6,8% contro una flessione dell’1,9% / anno per gli interventi di bypass.
Il bypass coronarico è ancora utilizzato soprattutto nella malattia multivasale, mentre il PCI è limitato all’intervento sul singolo vaso.
L’incidenza di mortalità per il periodo considerato è stata dell’1,25% per il PCI e del 2,63% per il bypass ( p < 0,001 ).
Il 23% degli interventi di bypass è stato eseguito con procedura a cuore battente ( off-pump ) con una mortalità più ridotta rispetto alla procedura convenzionale on-pump ( 2,37% versus 2,69%, p < 0,001 ).
I pazienti sottoposti a PCI hanno presentato una minore mortalità ( OR = 0,51 ), e minori complicanze di insufficienza renale acuta ( OR = 0,39 ), neurologiche ( OR = 0,12 ) e cardiache ( OR = 0,16 ) rispetto ai pazienti sottoposti a CABG ( p < 0,001 ). ( Xagena2004 )
Marck MJ et al, Am Thorac Surg 2004; 77:761-768
Cardio2004
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