Il trattamento precoce con Reteplase più Abciximab non produce migliori risultati rispetto al solo Abciximab nei pazienti con infarto miocardico acuto da sottoporre a PCI

Ricercatori dello studio BRAVE hanno verificato se la somministrazione precoce di Reteplase ( Rapilysin ) più Abciximab ( ReoPro ) fosse in grado di produrre migliori risultati rispetto a quelli del solo Abciximab nei pazienti con infarto miocardico acuto ( IMA ) indirizzati all’intervento coronarico percutaneo ( PCI ).

Sono stati arruolati 253 pazienti, ai quali era stato diagnosticato un IMA con sopraslivellamento ST, entro 12 ore dall’inizio dei sintomi.

Ai pazienti è stata somministrata per via endovenosa o una combinazione di mezza dose di Reteplase ( due boli da 5 U, a distanza di 30 minuti ) con una dose standard di Abciximab ( bolo di 0,25 mg/kg , infusione di 0.125 microg/kg per 12 ore ) ( n pazienti : 125 ), oppure la dose standard del solo Abciximab ( n pazienti : 128 ).

Successivamente, tutti i pazienti sono stati sottoposti all’intervento coronarico percutaneo ( PCI ).

La differenza media nella dimensione finale dell’infarto del ventricolo sinistro tra il gruppo trattato con Reteplase più Abciximab ed il gruppo del solo Abciximab è stata dell’1,3%( p= 0.81 ).

A 6 mesi dopo la randomizzazione , l’end point composito secondario di morte, di infarto miocardico ricorrente , o di ictus si è presentato nel 6.4% dei pazienti sottoposti a trattamento combinato e nel 4.7% dei pazienti trattati con il solo Abciximab ( rischio relativo : 1,4 ; p = 0.56 ).

Le complicanze emorragiche maggiori sono state osservate nel 5.6% dei casi del gruppo Reteplase ed Abciximab e nell’1.6% dei casi del gruppo Abciximab. ( p =0.16 )

Nei pazienti con IMA da sottoporre a PCI una precoce somministrazione di Reteplase più Abciximab non ha ridotto la dimensione dell’area infartuate rispetto alla sola terapia con Abciximab. ( Xagena2004 )

Kastrati A et al, JAMA 2004;291:947-954



Cardio2004 Farma2004


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