Lo Studio PRAGUE-2 conferma la superiorità dell’intervento di PCI rispetto alla trombolisi nell’infarto miocardico acuto


Lo studio PRAGUE-2 ( The Primary angioplasty in AMI patients from General community hospitals transported to PCI Units versus Emergency thrombolysis 2 ) ha confermato i precedenti studi che avevano indicato l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario da preferirsi alla trombolisi nell’infarto miocardico acuto ( IMA ). 
Lo studio PRAGUE 2 ha messo a confronto il trattamento trombolitico ( Streptochinasi 1,5 mU + Acetilsalicilato di Lisina 0,5 mg ), eseguito presso Ospedali di comunità, con l’intervento di PCI effettuato in Centri specializzati.
Tra i pazienti ( n = 551 ) assegnati in modo casuale ai due bracci di trattamento entro 3 ore dai sintomi, la percentuale di mortalità dopo trombolisi o intervento di PCI è risultata simile, mentre nei pazienti ( n = 299 ) randomizzati tra le 3 e le 12 ore la mortalità è stata più alta nel gruppo di coloro che erano stati trattati con il trombolitico ( 15,3% versus 6% ; p <0.02 ). 
L’endpoint combinato ( morte / infarto miocardico / ictus , a 30 giorni ) è stato raggiunto nel 15,2% dei pazienti trattati con trombolisi e nell’8,4% di quelli sottoposti a PCI ( p < 0.003 ).
La trombolisi, pertanto , trova indicazione nei casi in cui non sia possibile eseguire la PCI o se il trattamento ha inizio entro 3 ore dall’esordio dei sintomi. ( Xagena2002 )

Fonte : European Society of Cardiology ( ESC ) - Congress, 2002 


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