Studio On-TIME: il pre-trattamento con Tirofiban non ha migliorato il flusso TIMI 3 nei pazienti con IMA sottoposti a PCI
Lo studio On-TIME ( Ongoing Tirofiban in Myocardial Infarction Evaluation ) ha verificato se il pre-trattamento con Tirofiban ( Aggrastat ), un inibitore della glicoproteina IIb/IIIa, prima dell’intervento coronarico percutaneo ( PCI ) portasse dei vantaggi.
Un totale di 507 pazienti con infarto miocardico acuto, che erano stati trasferiti ad un Centro per l’effettuazione dell’intervento coronarico percutaneo, è stato randomizzato ad un pre-trattamento con Tirofiban o alla procedura percutanea senza pre-trattamento.
L’end point primario era rappresentato dal flusso TIMI di grado 3 del vaso coinvolto nell’infarto.
Al 41% dei pazienti la diagnosi di infarto miocardico e la randomizzazione era stata fatta in ambulanza, senza l’intervento di un medico.
Il Tirofiban è stato somministrato in media 59 minuti prima della cateterizzazione.
I risultati dello studio hanno indicato che il pre-trattamento con Tirofiban non ha prodotto miglioramenti del flusso TIMI 3 del vaso associato all’infarto.
Ad 1 anno, l’incidenza combinata di morte o di recidiva di infarto miocardico non è risultata differente tra i due gruppi. ( Xagena2004 )
van’t Hof AWJ et al, Eur Heart J 2004; 25: 837-846
Cardio2004 Farma2004
Indietro
Altri articoli
Rusfertide, un mimetico dell'Epcidina, per il controllo dell'eritrocitosi nella policitemia vera
La policitemia vera è una neoplasia mieloproliferativa cronica caratterizzata da eritrocitosi. Rusfertide, un peptide iniettabile mimetico dell’ormone principale regolatore del...
Fattori correlati al diabete ed effetti di Ticagrelor più Aspirina negli studi THEMIS e THEMIS-PCI
Lo studio THEMIS ( The Effect of Ticagrelor on Health Outcomes in Diabetes Mellitus Patients Intervention Study ) ( n=19.220...
Durata della doppia terapia antipiastrinica per i pazienti ad alto rischio emorragico sottoposti a intervento PCI
La durata ottimale della doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) tra i pazienti...
Doppia terapia antiaggregante dopo intervento PCI nei pazienti ad alto rischio emorragico
La durata appropriata della doppia terapia antiaggregante nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento dopo l'impianto di uno stent coronarico...
Procedura PCI: stent a base di polimeri o privi di polimeri nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento
Gli stent rivestiti di farmaco privi di polimeri forniscono risultati clinici superiori rispetto agli stent di metallo nudo in pazienti...
Rivaroxaban più Aspirina versus Aspirina da sola in pazienti con precedente intervento coronarico percutaneo: studio COMPASS-PCI
Lo studio COMPASS ( Cardiovascular Outcomes for People using Anticoagulation Strategies ) ha dimostrato che l'inibizione a doppia via (...
Effetto della selezione dell'inibitore P2Y12 orale guidata dal genotipo rispetto alla terapia convenzionale con Clopidogrel sugli esiti ischemici dopo intervento coronarico percutaneo: studio TAILOR-PCI
Dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ), i pazienti con varianti CYP2C19*2 o *3 con perdita di funzione ( LOF...
Terapia antitrombotica nei pazienti con fibrillazione atriale e sindrome coronarica acuta trattata medicalmente o con intervento PCI o sottoposti a intervento coronarico percutaneo elettivo: approfondimenti dallo studio AUGUSTUS
La sicurezza e l'efficacia dei regimi antitrombotici possono differire tra i pazienti con fibrillazione atriale che hanno sindromi coronariche acute...
Regime antitrombotico a base di Edoxaban versus antagonisti della vitamina K dopo stenting coronarico riuscito in pazienti con fibrillazione atriale: studio ENTRUST-AF PCI
È stata valutata la sicurezza di Edoxaban ( Lixiana ) in combinazione con l'inibizione P2Y12 in pazienti con fibrillazione atriale...
L'ictus dopo procedura PCI più comune negli ultimi anni
L'incidenza di ictus ischemico dopo procedura PCI ( intervento coronarico percutaneo ) è bassa, ma è aumentata negli ultimi dieci...