Blinatumomab per il trattamento di prima linea di bambini e giovani affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B


Si è determinato se Blinatumomab ( Blincyto ) sia efficace come alternativa alla chemioterapia intensiva di prima linea con risparmio di tossicità in bambini e giovani ( CYP ) affetti da leucemia linfoblastica acuta a cellule B che erano intolleranti o resistenti alla chemioterapia.

I dati sono stati raccolti per bambini e giovani consecutivi ( età 1-24 anni ) con leucemia linfoblastica acuta a cellule B con cromosoma Philadelphia positivo o con cromosoma Philadelphia negativo che hanno ricevuto Blinatumomab come terapia di prima linea.

Blinatumomab è stato somministrato in sostituzione della chemioterapia intensiva post-remissione a pazienti con intolleranza o resistenza alla chemioterapia.

I pazienti che hanno risposto al trattamento con Blinatumomab hanno ricevuto ulteriore chemioterapia ( Blin-CT ) o il primo trapianto di cellule staminali emopoietiche in remissione ( Blin-HSCT ), se indicato.

La sopravvivenza libera da eventi ( EFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ) del gruppo Blinatumomab-chemioterapia sono state confrontate con quelle dei controlli abbinati trattati con chemioterapia standard nello studio UKALL 2003.
Gli eventi sono stati definiti come morte, recidiva o tumore secondario.

Nel periodo 2018-2023 sono stati trattati 105 pazienti, di cui 85 nel gruppo Blinatumomab-chemioterapia e 20 nel gruppo Blinatumomab-trapianto di cellule staminali emopoietiche.

La maggior parte dei pazienti con Blinatumomab-chemioterapia ha ricevuto Blinatumomab per intolleranza alla chemioterapia ( 70 su 85, 82% ) e il gruppo ha avuto un profilo di rischio più elevato rispetto ai pazienti non-selezionati con leucemia linfoblastica acuta a cellule B.

Blinatumomab è risultato ben tollerato, con un solo paziente che ha avuto un evento di tossicità correlato di grado 3/4, e su 60 pazienti che erano positivi alla malattia minima residua pre-Blinatumomab, 58 su 60 ( 97% ) hanno risposto.

A un follow-up mediano di 22 mesi, gli esiti a 2 anni degli 80 pazienti del gruppo Blinatumomab-chemioterapia abbinati erano simili a quelli di 192 controlli ( sopravvivenza libera da eventi 95% versus 90% e sopravvivenza globale 97% vs 94% ).

Su 20 pazienti nel gruppo con trapianto di cellule staminali emopoietiche, 3 sono morti a causa di complicanze del trapianto e 2 hanno avuto una recidiva.

Blinatumomab è sicuro ed efficace nel trattamento di prima linea di bambini e giovani intolleranti alla chemioterapia con leucemia linfoblastica acuta. ( Xagena2024 )

Hodder A et al, J Clin Oncol 2024; 42: 907-914

Emo2024 Onco2024 Pedia2024 Farma2024



Indietro

Altri articoli

La sarcoidosi è una condizione infiammatoria che può colpire vari organi e tessuti, provocando la formazione di granulomi e conseguente...


La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


L’immunosoppressione basata sulla Globulina antitimocitaria ( ATG ) è standard nel trattamento di prima linea per le persone con anemia...



L'incidenza delle metastasi cerebrali è in aumento nei pazienti con tumore mammario metastatico. Sono urgentemente necessari trattamenti per estendere il...


Il potenziale beneficio della combinazione di una terapia sistemica intracranica efficace con la radioterapia per le pazienti con tumore al...



Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...