Dexrazoxane riduce la cardiotossicità delle antracicline


Il Dexrazoxane, uno scavenger di radicali liberi, è in grado di ridurre nei bambini affetti da tumore, la cardiotossicità causata dalle antracicline.

Le antracicline possono dar origine a scompenso cardiaco.

Non è noto l’esatto meccanismo che conduce alla cardiotossicità, ma sembra, almeno in parte dovuto alla formazione di radicali liberi da parte di complessi antracicline-ferro.

Uno studio, coordinato da Ricercatori della Miami University, ha esaminato se il Dexrazoxane fosse in grado di ridurre la cardiotossicità della Doxorubicina, riducendo la formazione di complessi antracicline-ferro, e la successiva generazione di ROS ( specie reattive di ossigeno ).

Un totale di 101 bambini con leucemia linfoblastica sono stati assegnati a ricevere la Doxorubicina, un’antraciclina, al dosaggio di 30 mg/m2 ogni 3 settimane per 10 cicli, mentre altri 105 bambini sono stati sottoposti a pretrattamento con Dexrazoxane ( 300 mg / m2 ) e successivamente trattati con lo stesso regime di Doxorubicina.

Il danno miocardico è stato valutato misurando il livello plasmatico di Troponina T.
I dati hanno riguardato 76 pazienti trattati solamente con Doxorubicina ed 82 con l’associazione Dexrazoxane e Doxorubicina.

Il 50% dei pazienti trattati con la sola Doxorubicina hanno presentato livelli di Troponina T superiore a 0,01 ng/ml contro il 21% dei pazienti trattati anche con lo scavenger di radicali liberi ( p < 0,001 ).

Livelli molto elevati ( > 0,025 ng/ml ) di Troponina T sono stati osservati nel 32% dei pazienti del gruppo Doxorubicina e nel 10% di quelli del gruppo Dexrazoxane + Doxorubicina .

Il pretrattamento con Dexrazoxane non ha modificato la sopravvivenza libera da eventi a 2,5 anni, che è stata per entrambi i gruppi dell’83%. ( Xagena2004 )


Lipshultz SE et al, N Engl J Med 2004; 351: 145-153


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