Quofenix nel trattamento delle infezioni batteriche della cute e dei tessuti sottostanti e della polmonite acquisita in comunità


Quofenix è un antibiotico che trova indicazione negli adulti per trattare: infezioni batteriche della cute e dei tessuti sottostanti ( infezioni batteriche acute della cute e dei tessuti molli ); polmonite acquisita in comunità ( infezione dei polmoni contratta fuori dall’ambiente ospedaliero ).
È impiegato quando altri medicinali non sono idonei. Contiene il principio attivo Delafloxacina.

Quofenix è disponibile in polvere da costituire in soluzione per infusione ( 300 mg ) e in compresse ( 450 mg ).
Quofenix è somministrato per infusione ( flebo ) in vena nell’arco di un’ora ogni 12 ore. Dopo aver iniziato con le flebo, il medico può decidere di passare a una compressa per bocca ogni 12 ore.
Il trattamento è somministrato per 5-14 giorni nel caso di infezioni batteriche acute della cute e dei tessuti molli e per 5-10 giorni per la polmonite acquisita in comunità.

Il principio attivo di Quofenix, Delafloxacina, appartiene a un gruppo di antibiotici chiamati fluorochinoloni, che agiscono impedendo ai batteri implicati nelle infezioni della cute e nella polmonite acquisita in comunità di produrre copie del proprio DNA. Ne consegue che i batteri non sono in grado di moltiplicarsi e muoiono.
Quofenix ha una struttura chimica diversa da quella di altri fluorochinoloni, per cui è in grado di penetrare più facilmente nelle cellule dei batteri.

Quofenix si è dimostrato efficace quanto gli antibiotici alternativi in due studi principali condotti su adulti con infezioni batteriche acute della cute e dei tessuti molli e in uno studio su adulti affetti da polmonite acquisita in comunità.
Il principale indicatore dell’efficacia in tali studi era la guarigione o meno dall’infezione.

Nel primo studio, condotto su 660 pazienti, Quofenix somministrato per via endovenosa è stato confrontato con Vancomicina più Aztreonam ( altri due antibiotici ), entrambi somministrati per via endovenosa. Dopo un trattamento per un periodo fino a 14 giorni, il 52% dei pazienti trattati con Quofenix era guarito dall’infezione, rispetto al 51% di quelli trattati con Vancomicina e Aztreonam.

Nel secondo studio, condotto su 850 pazienti, Quofenix, somministrato per via endovenosa per 3 giorni e successivamente in compresse per bocca, è stato confrontato con Vancomicina più Aztreonam somministrati per endovenosa. Dopo un trattamento per un periodo fino a 14 giorni, il 58% dei pazienti ai quali era stato somministrato Quofenix era guarito dall’infezione, rispetto al 60% di quelli trattati con Vancomicina e Aztreonam.

Per quanto riguarda la polmonite acquisita in comunità, in uno studio si è osservata la guarigione nel 91% ( 342 su 376 ) dei pazienti trattati con Quofenix rispetto all’89% ( 330 su 370 ) di quelli ai quali era stata somministrata Moxifloxacina.

Gli effetti indesiderati più comuni di Quofenix ( che possono riguardare fino a 1 persona su 10 ) sono: diarrea, nausea e ipertransaminasemia ( livelli elevati di enzimi epatici nel sangue ) da lievi a moderate.
In alcuni pazienti sono stati segnalati effetti indesiderati persistenti e disabilitanti con gli antibiotici fluorochinolonici.

Quofenix non deve essere usato nei pazienti che sono ipersensibili ( allergici ) al chinolone o agli antibiotici fluorochinolonici o nei pazienti affetti da disturbi del tendine associati al trattamento con un fluorochinolonico.
Quofenix non deve essere utilizzato in donne in gravidanza, in allattamento o in età fertile che non usano metodi contraccettivi.
Quofenix non deve essere usato in bambini o adolescenti di età inferiore a 18 anni.

L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha ritenuto che i benefici di Quofenix siano superiori ai rischi e che il suo uso può essere autorizzato nell’Unione Europea.
Quofenix è efficace quanto gli antibiotici alternativi somministrati per via endovenosa nel trattamento delle infezioni batteriche acute della cute e dei tessuti molli e prevede la possibilità di passare al trattamento per bocca, che può essere più comodo per il paziente e ridurre i costi di ricovero.
Nel trattamento della polmonite acquisita in comunità Quofenix è risultato efficace quanto altri fluorochinoloni. Poiché il profilo di sicurezza di Quofenix era simile a quello di altri fluorochinoloni, si è ritenuto che, come per tali fluorochinoloni, l’uso dovrebbe essere autorizzato solo quando altri antibiotici non sono idonei. ( Xagena2021 )

Fonte: EMA, 2021

Inf2021 Farma2021


Indietro

Altri articoli

Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...


La policitemia vera è una neoplasia mieloproliferativa cronica caratterizzata da eritrocitosi. Rusfertide, un peptide iniettabile mimetico dell’ormone principale regolatore del...



L'ossigenoterapia iperbarica ( HBOT ) è proposta come trattamento per gli effetti tossici locali tardivi dopo l'irradiazione del seno. Mancano,...


I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...


L'istiocitosi a cellule di Langerhans ( LCH ) è una malattia caratterizzata da una varietà di segni clinici. Le forme...


La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...


La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...


Non esistono terapie approvate per la tosse nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica ( IPF ). In un piccolo studio...