Tossicità orale associata agli inibitori del checkpoint immunitario: una meta-analisi di studi clinici


Gli inibitori del checkpoint immunitario hanno mostrato notevoli promesse nel trattamento dei vari tumori maligni. A causa della novità di questi agenti terapeutici, il loro profilo di tossicità orale è meno noto.

L'obiettivo è stato quello di studiare l'incidenza di mucosite orale, stomatite, xerostomia, osteoradionecrosi, disgeusia, disfagia, infezioni orali, e altre rare tossicità orali con inibitori del checkpoint immunitario.

Sono state condotte ricerche sistematiche nella letteratura elettronica. Due revisori hanno recuperato studi utilizzando criteri di ammissibilità predeterminati e condotto una valutazione della qualità e l'estrazione dei dati.
I dati sulla tossicità orale, indipendentemente dal grado di tossicità, dal tumore primario o dal dosaggio del farmaco, sono stati estratti dai bracci di studio con la somministrazione di un singolo farmaco immunoterapico.
Sono stati esclusi gli eventi avversi da terapie combinate, tra cui chemioterapia, radiazioni, trapianto di cellule staminali e altri agenti immunoterapici.

Sulla base dei risultati preliminari dei dati, sono stati identificati un totale di 20 studi clinici che hanno riferito di manifestazioni di tossicità orale associate all'immunoterapia.

Nove studi hanno riportato mucosite orale con una prevalenza ponderata del 5% ( IC 95%: 2-8% ).
È stata osservata una maggiore prevalenza di mucosite orale ( 10% ) con inibitori CTLA-4 rispetto agli inibitori di PD-1 ( 6% ) e di PD-L1 ( 4% ).

Dodici studi hanno riportato la stomatite come entità separata e hanno prodotto una prevalenza ponderata del 3% ( IC 95%: 2-4% ).
Gli inibitori di PD-1 hanno mostrato una maggiore prevalenza di stomatite ( 6% ) rispetto agli inibitori di CTLA-4 ( 2% ) e di PD-L1 ( 3% ).

Allo stesso modo, una percentuale maggiore di individui che assumevano inibitori di PD-1 presentava xerostomia ( 11% ) rispetto agli inibitori di CTLA-4 ( 2% ) e di PD-L1 ( 5% ).
La prevalenza complessiva ponderata di xerostomia è stata stimata al 5% ( IC 95%: 3-7% ) sulla base di 10 studi clinici.

Sono stati osservati eventi di tossicità orale, non-comuni con la chemioterapia convenzionale, inclusi pemfigoide bolloso, pemfigoide delle mucose e mucosite lichenoide.

Oltre alle comuni tossicità orali, l'uso diffuso dell'immunoterapia ha anche fatto emergere nuovi eventi avversi di barriera della mucosa orale, per i quali le opzioni di trattamento possono essere limitate durante il corso dell'immunoterapia. ( Xagena2022 )

Fonte: Combined Otolaryngology Spring Meetings ( COSM ), 2022

Oto2022 Neuro2022 Onco2022 Farma2022


Indietro

Altri articoli

Il Micofenolato mofetile ( CellCept ) è un immunosoppressore comunemente usato per trattare il lupus eritematoso sistemico ( SLE )...


Più della metà dei pazienti trattati con immunoterapia con cellule T mirate al recettore chimerico dell'antigene ( CAR ) CD19...


La policitemia vera è una neoplasia mieloproliferativa cronica caratterizzata da eritrocitosi. Rusfertide, un peptide iniettabile mimetico dell’ormone principale regolatore del...



L'ossigenoterapia iperbarica ( HBOT ) è proposta come trattamento per gli effetti tossici locali tardivi dopo l'irradiazione del seno. Mancano,...


I prodotti a base di cellule T ingegnerizzate Axicabtagene ciloleucel ( Axi-cel; Yescarta ) e Brexucabtagene autoleucel ( Brexu-cel; Tecartus...


L'istiocitosi a cellule di Langerhans ( LCH ) è una malattia caratterizzata da una varietà di segni clinici. Le forme...


La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...


La sicurezza cardiovascolare della terapia sostitutiva con Testosterone negli uomini di mezza età e anziani affetti da ipogonadismo non è...


Non esistono terapie approvate per la tosse nei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica ( IPF ). In un piccolo studio...