Rischi di emorragia intracranica tra pazienti con ictus ischemico acuto che assumono Warfarin e trattati per via endovenosa con tPA


È noto che il trattamento con attivatore tissutale del plasminogeno ( tPA ) migliora gli esiti nel ictus ischemico; tuttavia, nei pazienti in terapia cronica con Warfarin ( Coumadin ) potrebbero andare incontro a un aumento del rischio per emorragia intracranica quando trattati con tPA.

Benché le attuali linee guida approvino la somministrazione di tPA per via endovenosa nei pazienti trattati con Warfarin se il loro INR ( international normalized ratio ) è uguale o inferiore a 1.7, sono disponibli pochi dati sulla sicurezza di tPA per via intravenosa in pazienti trattati con Warfarin nella pratica clinica.

È stato condotto uno studio per determinare il rischio di emorragia intracranica sintomatica in pazienti con ictus ischemico trattati con tPA per via endovenosa che erano in trattamento con Warfarin versus quelli che non lo erano e per determinare questo rischio in funzione dell’INR.

Nello studio osservazionale sono stati utilizzati dati dal registro GWTG-Stroke ( American Heart Association Get With The Guidelines-Stroke ) relativi a 23.437 pazienti con ictus ischemico e con INR uguale o inferiore a 1.7, trattati con tPA in 1.203 ospedali nel periodo 2009-2011.

La principale misura di esito era l’emorragia intracranica sintomatica.

Gli endpoint secondari includevano emorragia ischemica pericolosa per la vita/grave, qualunque complicazione da tPA e mortalità in ospedale.

In generale, 1802 ( 7.7% ) pazienti con ictus trattati con tPA stavano ricevendo Warfarin ( INR mediano, 1.20 ).

I pazienti trattati con Warfarin erano più vecchi, avevano più condizioni di morbidità e avevano ictus più gravi.

Il tasso non-aggiustato di emorragia intracranica sintomatica nei pazienti trattati con Warfarin è risultato più alto che in quelli non-trattati con Warfarin ( 5.7% vs 4.6%, P inferiore a 0.001 ), ma queste differenze non si sono modificate in modo significativo dopo l’aggiustamento per fattori clinici al basale ( odds ratio [ OR ] aggiustato, OR=1.01 ).

In modo simile, non sono emerse differenze significative tra pazienti trattati e non-trattati con Warfarin per emorragia sistemica grave ( 0.9% vs 0.9%; OR=0.78 ), qualunque complicazione da tPA ( 10.6% vs 8.4%; OR=1.09 ) o mortalità in ospedale ( 11.4% vs 7.9%; OR=0.94 ).

Tra i pazienti trattati con Warfarin con INR uguale o inferiore a 1.7, il grado di anticoagulazione non è risultato significativamente associato a rischio di emorragia intracranica sintomatica ( OR=1.10 per aumento di 0.1 del INR; P=0.06).

In conclusione, tra i pazienti con ictus ischemico, l’uso di tPA per via endovenosa tra i soggetti trattati con Warfarin ( INR minore o uguale a 1.7 ) non è risultato associato a un aumento del rischio di emorragia intracranica sintomatica rispetto ai pazienti non-trattati con Warfarin. ( Xagena2012 )

Xian Y et al, JAMA 2012; 307: 2600-2608


Neuro2012 Farma2012


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